Arriva l’Assegno Unico Universale alle famiglie con figli, primo tassello del Family Act.
- Florin Calipar
- 10 ott 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Il Family Act è un disegno organico di costruzione di misure pensate per le famiglie con figli.
Possiamo definirlo come il primo piano integrato per le famiglie. L’obiettivo è quello di mettere i bambini al centro delle politiche familiari, nella consapevolezza che i figli sono un valore per la loro famiglia e per la società, che li accoglie e che condivide con i genitori il compito di accudirli e educarli.
Nasce da un’idea della Ministra per La Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti, che la presentò alla Leopolda 2019. il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento l’11 giugno 2020. A marzo 2021, il suo primo tassello, l'Assegno Unico Universale, è diventata legge.
Dal 1 luglio 2021, con una misura ponte, l’Assegno Unico Universale arriva a 2 milioni di famiglie italiane. Dal 2022, con la riforma fiscale, l'Assegno Unico Universale diventerà strutturale.
La Famiglia al centro della società
La famiglia è uno dei valori più grandi della nostra società. Se la famiglia è sana, anche la società è sana. Per questo la famiglia deve essere accompagnata da una serie di misure che in qualche modo l’aiutino a fronteggiare le situazioni di difficoltà che si possono incontrare nella quotidianità, favorendo la conciliazione famiglia-lavoro. Le coppie giovani risentono maggiormente delle difficoltà presenti. Con la nascita di un figlio inevitabilmente ci si trova ad avere nuove ed importanti responsabilità e le strutture sul territorio possono non essere sufficienti o addirittura avere costi che le rendono poco accessibili. Per queste ragioni gli interventi del governo devono essere diretti a supportare la natalità con un sostegno economico continuativo a tutte le famiglie, non riservato a primi anni di vita, bensì protratto fino a quando il figlio avrà acquisito l’indipendenza economica dalla famiglia d’origine. Non si tratta di misure di contrasto alla povertà, dirette alle categorie meno abbienti, bensì di aiuti indispensabili per tutte le famiglie con figli, a prescindere dall’occupazione dei genitori. A tal fine, non deve rilevare che si tratti di dipendenti pubblici o lavoratori autonomi, tanto più che, ad oggi, risulta che le lavoratrici autonome prive di qualsiasi tutela di maternità sono le prime ad abbandonare il mondo del lavoro alla nascita di un figlio.
È quindi dall’esigenza di salvaguardare la famiglia e aiutare le giovani coppie a crescere i figli che è nato il Family Act.
Un assegno mensile fino a 167.5 euro per figlio
L'Assegno Unico Universale è destinato a tutte le famiglie, che ad oggi sono escluse dagli assegni al nucleo familiare, e che dal 1 luglio potranno già richiederlo. Si tratta di un’anticipazione che riguarda ben 2 milioni di famiglie, fino ad oggi escluse. Nel contempo, i 4 milioni di nuclei familiari che già oggi ricevono un sostegno per i figli, lo vedranno maggiorato. Insomma, si tratta di un investimento di ben 3 miliardi complessivi. Da gennaio 2022 partirà a regime la misura unica.
L'Assegno Unico Universale consiste in un assegno mensile fino a 167,5 euro per ciascun figlio. Maggiorato del 30% per ciascun figlio, in nuclei familiari con 3 o più figli, e maggiorato di 50 euro per figli con disabilità. Il che significa che una famiglia con 2 figli può ricevere fino a 335 euro, mentre una famiglia con 3 figli può ricevere fino a 653 euro. L’importo dell’Assegno aumenta al diminuire dell’ISEE, per garantire un sostegno maggiore a chi ha più bisogno.
L'Assegno Unico Universale può essere richiesto a partire da luglio, presso il portale internet dell'INPS, o tramite CAF e Patronati. Il beneficio sarà erogato ogni mese sul conto corrente a partire dal mese in cui si fa richiesta. Le domande presentate entro il 30 settembre vedranno comunque il riconoscimento anche dei mesi precedenti, a partire da luglio.
Non una legge, ma un progetto integrato
L’Assegno Unico Universale è il primo tassello del Family Act. Con il Family Act non si è voluta fare una legge, ma un progetto integrato e multidimensionale a sostegno delle famiglie. Il sogno è quello di restituire alle famiglie la possibilità di contare su un sostegno economico mensile, ma anche il riordino dei congedi parentali per affermare un principio di corresponsabilità tra madri e padri. E ancora: assicurare alle donne la possibilità di continuare a lavorare senza rinunciare alla loro carriera in caso di maternità. I giovani spesso rinunciano o posticipano il desiderio di creare una famiglia principalmente per problemi economici o per l’incertezza del mondo del lavoro. Con il Family Act, vogliamo accompagnarli e sostenerli concretamente mese dopo mese.
Comments